Avviso LAVORA CALABRIA

Con l’obiettivo di sostenere le imprese e di evitare i licenziamenti a causa della pandemia di Covid-19 sono state previste delle sovvenzioni per il pagamento dei salari dei dipendenti.

L’avviso Lavora Calabria prevede la concessione di un contributo a fondo perduto.

Chi può richiedere il beneficio?

Tutte le PMI il cui fatturato relativo all’anno 2019 sia stato superiore ad € 80.000.

É ammessa una sola domanda per ciascuna impresa che, tra l’altro, non deve aver fatto richiesta del contributo di cui al bando “Riapri Calabria”.

Importo Contributo:

  • È determinato in funzione dell’appartenenza dell’impresa beneficiaria alla classe di U.L.A. con riferimento all’anno 2019, come indicato di seguito:
    • 1 ULA – MASSIMALE AIUTO CONCEDIBILE € 2500;
    • DA 2 A 5 ULA –  € 5000;
    • DA 6 A 9 ULA – € 9000;
    • DA 10 A 19 ULA – € 12000;
    • DA 20 ULA – € 15000;
  • L’aiuto non potrà essere superiore del 60% dei costi salariali lordi dell’impresa, riferiti ad un periodo di 4 mesi a decorrere dal mese di Aprile 2020 ed entro e non oltre il Mese di settembre 2020.

DOTAZIONE FINANZIARIA PREVISTA:

  • La dotazione prevista è di € 80.000.000 e viene ripartita per classi di imprese come si seguito riportato:
    • 50% risorse disponibili per classi di imprese fino a 5 ULA;
    • 25% Per classi di imprese da 6 a 9 ULA;
    • 25% Per classi di imprese superiori a 10 ULA.

COME PRESENTARE LA DOMANDA:

Lo sportello Online sarà attivo a partire dal 22 Giugno 2020 ore 10:00 fino al 3 Luglio 2020 ore 18:00 e il suo funzionamento sarà così disciplinato:

  • FASE 1 inserimento domande:
    • Apertura 22 Giugno ore 10:00
    • Chiusura 29 Giugno ore 18:00
  • FASE 2 invio della domanda (click day)
    • Apertura 30 Giugno dalle ore 10:00 alle ore 18:00
  • FASE 3 invio degli allegati e conclusione domanda
    • Apertura 1 Luglio ore 10:00
    • Chiusura 3 Luglio ore 18:00

Riassunto Decreto Rilancio DL 34/2020 del 19/05/2020

Di seguito un riassunto delle principali misure contenute all’interno del cosiddetto decreto rilancio DL 34/2020 del 19/05/2020. Si deve tenere presente che per dare attuazione, a tutti i provvedimenti, serviranno i vari decreti attuativi (circa 90) e le relative circolari esplicative degli enti preposti.

Il decreto, è stato così suddiviso in 9 titoli:

  • Titolo I – SALUTE E SICUREZZA 
  • Titolo II – SOSTEGNO ALLE IMPRESE E ALL’ECONOMIA 
  • Titolo III – MISURE IN FAVORE DEI LAVORATORI
  • Titolo IV – DISPOSIZIONI PER LA DISABILITÀ E LA FAMIGLIA
  • Titolo V – ENTI TERRITORIALI E DEBITI COMMERCIALI DEGLI ENTI TERRITORIALI
  • Titolo VI – MISURE FISCALI
  • Titolo VII – DISPOSIZIONI PER LA TUTELA DEL RISPARMIO NEL SETTORE CREDITIZIO
  • Titolo VIII – MISURE DI SETTORE
  • Titolo IX – TITOLO IX ULTERIORI DISPOSIZIONI

Possiamo cosi riassumere:

Titolo I – Sistema sanitario ed emergenza

La prima parte del decreto riguarda una serie di misure relative al sistema sanitario, si dispone per esempio il potenziamento e la riorganizzazione della rete ospedaliera, di quella assistenziale e dell’attività di sorveglianza attiva.

Le principali novità sono:

  • Incremento di 3500 posti letto in terapia intensiva;
  • L’assunzione di 9000 infermieri;
  • Introdotta la figura dell’infermiere di famiglia;
  • Dal 2020 al 2024 vengono incrementati di quasi 100 milioni di euro le borse di studio degli specializzandi in medicina;
  • Vengono stanziate risorse per il potenziamento del sistema sanitario militare e per il pagamento degli straordinari delle forze armate e di polizia.

Titolo II – Misure per le imprese

Contributo a fondo perduto

Viene riconosciuto un contributo a fondo perduto a favore dei soggetti titolari di reddito d’impresa e di lavoro autonomo (ad esclusione dei professionisti), titolari di partita IVA (comprese le imprese esercenti attività agricola o commerciale, anche se svolte in forma di impresa cooperativa con fatturato nell’ultimo periodo d’imposta inferiore a 5 milioni di euro).

Il contributo spetta se l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 è stato inferiore ai due terzi dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019. Per i soggetti che hanno iniziato l’attività a partire dal 1° gennaio 2019, il contributo, invece, spetta anche in assenza del requisito del calo di fatturato/corrispettivi.

L’ammontare del contributo è determinato secondo una percentuale rispetto alla differenza riscontrata:

  • 20 % per i soggetti con ricavi o compensi non superiori a 400.000 euro nell’ultimo periodo d’imposta;
  • 15 %  per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 400.000 euro e fino a un 1 milione di euro nell’ultimo periodo d’imposta;
  • 10 %  per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 1 milione di euro e fino a 5 milioni di euro nell’ultimo periodo d’imposta.

Il contributo non concorrerà alla formazione della base imponibile delle imposte sui redditi e sarà erogato, nella seconda metà di giugno, dall’Agenzia delle Entrate mediante accreditamento diretto.

Esenzione dall’Irap

Il decreto rilancio prevede l’esenzione dal versamento del saldo dell’IRAP dovuta per il 2019 e della prima rata, pari al 40 %, dell’acconto dell’IRAP dovuta per il 2020 per le imprese con un volume di ricavi fino a 250 milioni e i lavoratori autonomi con un volume corrispondente di compensi.

Rimane fermo l’obbligo di versamento degli acconti per il periodo di imposta 2019.

Credito d’imposta del 60 % sugli affitti

Ai soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione, con ricavi o compensi non superiori a 5 milioni di euro nel periodo d’imposta precedente a quello in corso alla data di entrata in vigore del decreto, spetta un credito d’imposta nella misura del 60 % dell’ammontare mensile del canone di locazione, di leasing o di concessione di immobili ad uso non abitativo.

Gli immobili devono essere destinati allo svolgimento di: attività industriali; attività commerciali; attività artigianali, agricole, di interesse turistico; esercizio abituale e professionale dell’attività di lavoro autonomo.

Il credito d’imposta è commisurato all’importo con riferimento a ciascuno dei mesi di marzo, aprile, maggio, a condizione che i soggetti locatari abbiano subito una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi nel mese di aprile 2020 di almeno il 50 % rispetto allo stesso mese del periodo d’imposta precedente.

Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione, quindi successivamente all’avvenuto pagamento dei canoni.

Abolizione prima rata IMU per alberghi e lidi

Il decreto prevede l’abolizione del versamento della prima rata dell’IMU, in scadenza il 16 giugno 2020, per i possessori di immobili classificati nella categoria catastale D/2, riferendosi dunque ad alberghi e pensioni, a condizione che i possessori degli stessi siano anche gestori delle attività ivi svolte. La norma prevede la stessa agevolazione per gli stabilimenti balneari, marittimi, lacuali e fluviali.

Riduzione degli oneri fissi delle bollette elettriche

Per i mesi di aprile, maggio e giugno 2020, l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente dispone, la riduzione della spesa sostenuta dalle utenze elettriche connesse in bassa tensione diverse dagli usi domestici.

La riduzione riguarda le voci della bolletta identificate come “trasporto e gestione del contatore” e “oneri generali di sistema”, nel limite massimo delle risorse disponibili.

Rifinanziamento fondo di garanzia

E’ previsto un incremento delle risorse destinate al fondo di garanzia PMI di cui all’articolo 1, comma 14, del dl n. 23/2020.

Titolo III –  Misure per i lavoratori

Bonus per liberi professionisti INARCASSA e gestione separata Inps

Ai liberi professionisti e ai collaboratori coordinati continuativi (co.co.co) già beneficiari per il mese di marzo dell’indennità pari a 600 euro, viene automaticamente erogata un’indennità di pari importo anche per il mese di aprile 2020.

Ai liberi professionisti iscritti alla gestione separata INPS, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, che abbiano subito comprovate perdite (riduzione di almeno il 33% del reddito del secondo bimestre 2020 rispetto a quello del secondo bimestre 2019), è riconosciuta una indennità per il mese di maggio 2020 pari a 1000 euro.

Si riconosce anche per i mesi di aprile e maggio 2020 l’indennità di 600 euro riconosciuta nel mese di marzo per il sostegno del reddito dei professionisti iscritti agli enti di diritto privato di previdenza obbligatoria.

Reddito di emergenza (Rem)

Per il mese di maggio viene introdotto il “reddito di emergenza”, finalizzato al sostegno dei nuclei familiari in condizioni di necessità economica in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, individuati secondo specifici requisiti.

Il Rem sarà erogato dall’INPS in due quote ciascuna pari all’ammontare di 400 euro. Le domande per il Rem devono essere presentate entro il termine del mese di giugno 2020.

Cassa integrazione

Il decreto rilancio prevede:

  • L’innalzamento a 18 settimane della durata massima del trattamento ordinario di integrazione salariale per le aziende che si trovano già in cassa integrazione straordinaria, nonché del trattamento di integrazione salariale in deroga, di cui 13 fruibili dal 23/02/2020 fino al 31/08/2020 e le successive 4 dal 01/09/2020 al 31/10/2020 ad eccezione del settore turismo dopo le 9 settimane sono fruibili consecutivamente;
  • Lo stanziamento di risorse a copertura della eventuale necessità di un ulteriore finanziamento delle misure di integrazione salariale, prevedendo anche la possibilità di estendere il periodo massimo di durata dei trattamenti per un massimo di quattro settimane fruibili dal 1° settembre al 31 ottobre 2020;
  • Misure di semplificazione in materia di ammortizzatori sociali, consentendo ai datori di lavoro che non anticipano i relativi trattamenti, di richiedere il pagamento diretto della prestazione da parte dell’INPS.

Questo argomento sarà argomento di trattazione di un ulteriore approfondimento.

Divieto di licenziamento

Si estende a 5 mesi il termine previsto dal decreto-legge “cura Italia” entro il quale sono vietati i licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo e quelli collettivi e sono sospese le procedure in corso arrivando cosi al 17 agosto 2020.

Congedi parentali

Il decreto prevede l’aumento a 30 giorni dei congedi di cui possono usufruire i genitori lavoratori dipendenti del settore privato per i figli di età non superiore ai 12 anni (per il quale è riconosciuta una indennità pari al 50% della retribuzione) e l’estensione del relativo arco temporale di fruizione sino al 31 luglio 2020.

Smart working

Fino alla cessazione dello stato di emergenza, i genitori lavoratori dipendenti del settore privato che hanno almeno un figlio minore di 14 anni, hanno diritto a svolgere la prestazione di lavoro in modalità agile anche in assenza degli accordi individuali.

Titolo IV – Famiglie e disabili

Il decreto rilancio prevede l’incremento delle dotazioni del Fondo per le non autosufficienze, a tutela dei disabili gravissimi dei disabili non autosufficienti, oltre che del Fondo per le politiche della famiglia.

Vengono inoltre previste delle risorse aggiuntive ai comuni, per finanziare iniziative, anche in collaborazione con enti pubblici e privati, volte al potenziamento dei centri estivi diurni, dei servizi socio educativi territoriali e dei centri con funzione educativa e ricreativa destinati alle attività di bambini.

Titolo V – Enti locali

E’ stato istituito un fondo presso il Ministero dell’interno con una dotazione di 3,5 miliardi di euro, da ripartire tra comuni, province e città metropolitane, entro il 10 luglio 2020 con decreto apposito.

Inoltre, si provvede al reintegro dei 400 milioni di euro del Fondo di solidarietà comunale utilizzati per l’emergenza alimentare e si anticipa l’erogazione del fondo sperimentale di riequilibrio per le province e le città metropolitane per l’anno 2020.

Titolo VI – Fisco

Cancellazione aumenti IVA

Soppresse definitivamente a partire dal 1° gennaio del 2021, le cosiddette “clausole di salvaguardia” che prevedono aumenti automatici delle aliquote IVA e delle accise su alcuni prodotti carburanti.

Detrazioni al 110%

Prevista la detrazione nella misura del 110 % delle spese sostenute tra il 1° luglio 2020 e il 31 dicembre 2021 per specifici interventi destinati:

  • per l’incremento dell’efficienza energetica degli edifici (ecobonus);
  • per la riduzione del rischio sismico (sismabonus);
  • per interventi ad essi connessi relativi all’installazione di impianti fotovoltaici;
  • per interventi ad essi connessi relativi all’installazione di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici.

Per questi interventi in luogo della detrazione, il contribuente potrà optare per un contributo sotto forma di sconto in fattura da parte del fornitore, che potrà poi recuperare sotto forma di credito di imposta cedibile ad altri soggetti, comprese banche e intermediari finanziari, oppure per la trasformazione in un credito di imposta.

Credito d’imposta per l’adeguamento degli ambienti di lavoro

Con l’obiettivo di sostenere ed incentivare l’adozione di misure legate alla diversa organizzazione del lavoro e all’adeguamento degli ambienti, ai soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione in luoghi aperti al pubblico, è riconosciuto un credito d’imposta in misura pari al 60% delle spese per investimenti, per un massimo di 80.000 euro, sostenute nel 2020.

Gli interventi devono essere necessari al rispetto delle prescrizioni sanitarie e alle misure di contenimento contro la diffusione del COVID-19.

Sono compresi gli interventi edilizi necessari per il rifacimento di spogliatoi, mense, realizzazione di spazi medici, ingressi e spazi comuni, arredi di sicurezza.

Il credito è usufruibile anche per l’acquisto di tecnologie necessarie allo svolgimento dell’attività lavorativa e di apparecchiature per il controllo della temperatura dei dipendenti.

Credito d’imposta per la sanificazione degli ambienti di lavoro

Ai soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione, alle associazioni, alle fondazioni e agli altri enti privati, compresi gli enti del terzo del settore, viene riconosciuto un credito d’imposta in misura pari al 60 % delle spese sostenute nel 2020.

Il credito d’imposta spetta fino a un massimo di 60.000 euro per ciascun beneficiario.

Riduzione IVA per i DPI

Nel decreto rilancio è prevista anche la riduzione Iva dei beni necessari al contenimento e gestione dell’epidemia: dal 22% al 5% su beni e dispositivi medici e di protezione individuale come ventilatori polmonari, mascherine e altri presidi per la sicurezza dei lavoratori.

Fino al 31 dicembre 2020, la vendita degli stessi beni è totalmente esentata dall’Iva.

Sospensione fino a settembre di imposte e tributi

Prorogato dal 30 giugno 2020 al 16 settembre 2020 il termine per i versamenti di imposte e contributi, già sospesi per i mesi di marzo, aprile e maggio. I versamenti potranno essere effettuati in unica soluzione oppure potranno essere rateizzati.

Titolo VII – Misure per il risparmio

Il Ministero dell’economia è autorizzato, nei 6 mesi successivi all’entrata in vigore del decreto, a concedere la garanzia dello Stato su passività delle banche aventi sede legale in Italia, nel rispetto della disciplina europea in materia di aiuti di Stato, fino a un valore nominale di 15 miliardi di euro.

Titolo VIII – Misure di settore del decreto Rilancio

Sono previste infine nel decreto rilancio, misure specifiche per i settori:

Turismo

  • previsto il Tax credit vacanze, ossia un credito di 500 euro destinato alle famiglie con un Isee non superiore a 40.000 euro, per il 2020, per i pagamenti legati alla fruizione dei servizi offerti in ambito nazionale dalle imprese turistico ricettive dagli agriturismi e dai bed&breakfast;
  • istituito un fondo di 50 milioni di euro il 2020, finalizzato alla sottoscrizione di quote o azioni di organismi di investimento collettivo del risparmio e fondi di investimento per ristrutturazione e valorizzazione di immobili destinati ad attività turistico-ricettive.

Istruzione e cultura

  • Istituito con il decreto rilancio un Fondo con una dotazione di 225 milioni di euro, destinato al sostegno delle librerie, dell’intera filiera dell’editoria, nonché dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura;
  • Per assicurare il funzionamento dei musei e dei luoghi della cultura, tenuto conto delle mancate entrate causate dall’emergenza, è autorizzata la spesa di 100 milioni di euro per il 2020.

Editoria

  • Previsto l’innalzamento del credito d’imposta per gli investimenti pubblicitari al 50 %;
  • È previsto in via straordinaria per l’anno 2020, un credito d’imposta dell’8 % della spesa sostenuta nell’anno 2019 per l’acquisto della carta utilizzata per la stampa di libri e giornali.

Trasporti e infrastrutture

  • Si prevede un indennizzo a favore di RFI quale gestore dell’intera infrastruttura ferroviaria nazionale al fine di sostenere le imprese ferroviarie per i danni derivanti dalla contrazione del traffico ferroviario a causa dell’emergenza;
  • Il rimborso dei costi sostenuti per l’acquisto di abbonamenti di viaggio per servizi ferroviari e di trasporto pubblico dai viaggiatori pendolari;
  • Nei comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti è riconosciuto un buono pari al 60% della spesa sostenuta e comunque non superiore a 500 euro per l’acquisto di biciclette, anche a pedalata assistita, nonché di veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica, quali segwayhoverboard, monopattini e monowheel oppure per l’utilizzo dei servizi di mobilità condivisa a uso individuale esclusi quelli mediante autovetture.

Sport

Vengono agevolate le associazioni e società sportive, professionistiche e dilettantistiche, che operano sull’intero territorio nazionale, consentendo loro di non procedere, fino al 30 giugno 2020, al versamento dei canoni di locazione e concessori relativi all’affidamento di impianti sportivi pubblici dello Stato e degli enti territoriali, che nel periodo in considerazione sono rimasti inutilizzati.

Agricoltura

Si istituisce il “Fondo emergenziale a tutela delle filiere in crisi”, con una dotazione di 500 milioni di euro per l’anno 2020, finalizzato all’attuazione di interventi di ristoro per i danni subiti dal settore agricolo, della pesca e dell’acquacoltura.

Istruzione, università e ricerca

Si semplificano le procedure di approvazione e di autorizzazione dei mutui BEI per l’edilizia scolastica a valere sulla programmazione triennale nazionale, con l’introduzione della possibilità di concedere anticipazioni agli enti locali;

Agevolato l’acquisto di DPI e servizi professionali, di formazione e di assistenza tecnica per la sicurezza sui luoghi di lavoro, per la didattica a distanza e per l’assistenza medico-sanitaria.

Contributi a fondo perduto per la Regione Calabria

La Regione Calabria ha avviato 2 bandi di finanziamento a Fondo perduto, rivolti rispettivamente a chi ha fatturato meno di 150.000€ nel 2019 ed a chi ha fatturato più di 150.000€ nel 2019.
Attualmente i bandi sono in pre-informazione e le domanda saranno valutate fino ad esaurimento fondi pertanto vige il criterio dell’ordine cronologico di arrivo. 

Le domande potranno essere presentate dalla data ed ora che saranno specificati sul bando.

Fatturato tra 5.000,00€ e 150.000,00€ – Avviso Riparti Calabria

La misura consiste in un contributo a fondo perduto di 2000,00€, verranno finanziate 20.000 domande

Trovate il bando al link http://calabriaeuropa.regione.calabria.it/website/bando/396/index.html

Fatturato superiore ai 150.000€ – Avviso Lavora Calabria 

Il bando è finalizzato al sostegno dell’occupazione e dei costi del personale tanto che il beneficiario è obbligato a mantenere i livelli occupazionali per i successi 8 mesi DALLA DATA DI PRESENTAZIONE 

La dotazione finanziaria è pari 80 milioni di euro e verra presentata suddivisa in funziona delle forza aziendale media come esplicitato nella scheda di sintesi aziendale

Trovate il bando al link http://calabriaeuropa.regione.calabria.it/website/bando/398/index.html

Pubblicato il DECRETO-LEGGE 8 aprile 2020, n. 23. Misure urgenti in materia di acesso al credito

DECRETO-LEGGE 8 aprile 2020, n. 23.
Misure urgenti in materia di accesso al credito e di adempimenti fiscali per le imprese, di poteri speciali nei settori strategici, nonché interventi in materia di salute e lavoro, di proroga di termini amministrativi e processuali.

Bonus 600€ anche per i professionisti. Firmato il decreto 44 del 28/03/2020

Il Ministro Catalfo con il Ministro Gualtieri hanno firmato il decreto che regola il funzionamento del “Fondo per il reddito di ultima istanza” istituito dal decreto Cura Italia.
Con questo strumento, per il mese di marzo è stato esteso il sostegno al reddito pari a 600 euro a lavoratori autonomi e professionisti iscritti alle casse di previdenza privata (es. ingegneri, architetti, commercialisti, avvocati) danneggiati dal Coronavirus.
Questo importo sarà riconosciuto ai lavoratori che abbiano percepito, nel 2018, un reddito complessivo non superiore a 35mila euro e ai lavoratori che, sempre nel 2018, abbiano percepito un reddito complessivo compreso tra 35mila e 50mila euro e abbiano cessato, ridotto o sospeso la loro attività autonoma o libero-professionale di almeno il 33% nel primo trimestre 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019, sempre a causa del virus COVID-19.
Il Ministro ha altresi dichiarato: ”Si tratta di un primo intervento per fronteggiare immediatamente la situazione di emergenza. Siamo già al lavoro sulle nuove misure per il decreto aprile, dove l’obiettivo è di prevedere, per queste categorie di lavoratori, un indennizzo di importo superiore”

Bonus 600€ – Interventi di semplificazione per l’accesso ai servizi web e per l’attribuzione dei PIN INPS

Considerato l’imminente rilascio della procedura per presentare le domande per il Bonus 600€ previste dal DPCM 17/03/2020 l’INPS ha rilasciato un apposito messaggio con le istruzioni semplificate alla piattaforma.
L’accesso ai servizi online dell’INPS può avvenire attraverso una delle seguenti tipologie di credenziali:
  • PIN dispositivo rilasciato dall’Inps (per alcune attività semplici di consultazione o gestione è sufficiente un PIN ordinario);
  • SPID di livello 2 o superiore;
  • Carta di Identità Elettronica 3.0 (CIE);
  • Carta Nazionale dei Servizi (CNS).
Chi è in possesso di una qualsiasi delle elencate credenziali, potrà utilizzarle anche per l’inoltro delle nuove domande di prestazione introdotte dal decreto in oggetto.
Inoltre, per garantire a tutti i cittadini il diritto di accesso alle prestazioni economiche e agli altri servizi individuali con modalità interamente telematiche, l’Istituto ha messo in atto un duplice intervento rivolto a:
  • semplificare la modalità di compilazione e invio on line per alcune delle domande di prestazione per l’emergenza Coronavirus (ex D.L. n. 18/2020);
  • apprestare una nuova procedura di rilascio diretto del PIN dispositivo tramite riconoscimento a distanza.

Modalità rilascio CU INPS 2020 redditi anno 2019

L’I.N.P.S. ha rilasciato la circolare n. 43 del 20-03-2020 contenente le modalità di rilascio delle certificazioni uniche per il corrente anno.
Chiunque abbia percepito delle somme da parte dell’INPS nell’anno 2019 dovrà attivarsi per recuperare la propria certificazione unica, i redditi inseriti verranno infatti inseriti nella dichiarazione 730 precompilato.
Vi ricordiamo inoltre che chi abbia percepito somme da diversi datori di lavoro e/o enti come ad esempio l’INPS è obbligato a fare la dichiarazione dei redditi.
A causa del COVID-19 la diachiarazione 730 per l’anno 2020 è rimandata al 30/09/2020.

DPCM 22/03/2020 Covid-19

In allegato, il Decreto ed il relativo Allegato 1 che disciplinano le attività che possono rimanere aperte dal 23 marzo 2020.
Diversamente da quanto fatto fino ad oggi le attività, che possono rimanere aperte sono categoricamente determinate dai codici Ateco dell’Allegato 1.
Questo, diveresamente dai precedenti DPCM, non lascia più alcuno spazio alle interpretazioni.
Tutti gli allegati sono scaricabili al link https://drive.google.com/open?id=1Fts1WF5etJQvL8E1SH590jd36FvAQxfP.